Dal 1° gennaio 2022 relativamente al cosiddetto “reverse charge interno”, ovvero tutte quelle operazioni compiute tra soggetti residenti in Italia per le quali la normativa Iva prevede che l’imposta venga assolta dall’acquirente (subappalti, lavori in edilizia, acquisto di metalli….), è stato creato il tipo documento TD16 (Integrazione fattura reverse charge interno), per il quale l’Agenzia ha chiarito che la compilazione avviene indicando nel campo cedente/prestatore la partita IVA del fornitore effettivo e nel campo cessionario/committente l’identificativo IVA dell’operatore che effettua l’integrazione.
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