Ritardo nei pagamenti: come evitarlo
Il ritardo nei pagamenti, non solo dalla PA ma anche tra privati, rappresenta una delle piaghe del nostro Paese. Complice la crisi economica, la morale dei pagamenti in Italia sembra essere peggiorata negli anni, ma i mancati pagamenti possono causare seri problemi di liquidità alle imprese, vediamo quindi quali possono essere alcune azioni da intraprendere per cercare di evitare di incorrere in queste problematiche.
La parola d’ordine in questo come in molti altri ambiti è: prevenzione. Molte, troppe, PMI affrontano il problema solo quando è ormai troppo tardi, vedendosi poi costrette a richiedere capitale di terzi, cosa non semplice viste le attuali difficoltà di accesso al credito.
Misure preventive
Attuare delle misure preventive e saper individuare tempestivamente eventuali problemi di mancati incassi potrebbe fare la differenza per il proprio business. Bisogna pertanto:
fare molta attenzione ad alcuni semplici segnali da parte dei clienti come: aumento del numero di richieste di informazioni commerciali, riduzioni o incrementi improvvisi di ordini, aumento di dispute e controversie, elevato turnover del personale, pagamenti lenti o fermi, assegni ritirati e impossibilità di contattare il cliente;
cercare informazioni sulla solvibilità;
puntare su decisioni di credito strutturate;
scambiare esperienze e informazioni in ambito di pagamento;
avere una severa gestione dei debitori;
stabilire il livello di perdite massimo sostenibile.
Evitare/gestire i mancati pagamenti
Per evitare o gestire al meglio i mancati pagamenti è consigliabile:
conoscere il cliente con il quale avvengono gli scambi commerciali, ad esempio controllando la carta intestata e verificando che le fatture e tutte le pratiche burocratiche riguardino lo stesso soggetto;
predisporre un modulo di richiesta di credito;
fornire termini e condizioni di credito chiare, con limiti adeguati;
strutturare un processo di controllo del credito ben definito e ben documentato;
comunicare regolarmente con il cliente;
prestare attenzione alle scadenze;
pensare e agire in maniera proattiva e tempestiva;
evitare gli assegni, preferendo invece il bonifico bancario o l’addebito diretto;
nei casi estremi, considerare la possibilità di rivolgersi ad un’Agenzia di Recupero Crediti.
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